Medici specialisti
- di Redazione
- 17 Gennaio 2017
- Chi siamo
I medici specialisti che ci onorano della loro preziosa collaborazione, dividono con noi lo stesso obiettivo: INFORMARE, CONSIGLIARE, CONFORTARE le donne che cercano un aiuto relativo ad una patologia grave come il tumore ovarico.
Impegno condiviso affinché le donne non siano MAI PIÙ SOLE!
Oncologia
Dott. Antonio Macciò, responsabile dell'Unità Primaria Complessa Ginecologia Oncologica, Ospedale Armando Businco, Cagliari.
Dotato di grande umanità e di una profonda esperienza, maturata nel corso degli anni in veste di Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia del P.O. Sirai della ASL n.7 della Regione Sardegna, ha introdotto, presso l'UOC di Ginecologia Oncologica del P.O. Businco di Cagliari, le più complesse tecniche di chirurgia oncologica laparoscopica ed addominale, ponendosi ai vertici mondiali per l'asportazione per via laparoscopica del più voluminoso utero fibromatoso e per molteplici asportazioni sempre per via laparoscopica di voluminose masse annessiali.
Oncologia
Dott. Daniele Farci, oncologo Ospedale Armando Businco, Cagliari, consigliere nazionale AIOM
Le prime passioni professionali per Daniele Farci sono state l’allergologia e l’immunologia, ma dopo la specializzazione e dopo aver toccato con mano la mancanza di sbocchi professionali in questi ambiti, nel settembre del 1990 iniziò la sua attività ospedaliera, dapprima in Anatomia Patologia e poi dal marzo del 1993 all’Ospedale Oncologico di Cagliari, in Oncologia Medica. Già ai tempi della Clinica Medica era affascinato dal poter aiutare le persone affette da tumore e con il passare degli anni all’Oncologico si è rafforzata in lui, giorno dopo giorno, la convinzione che aiutare un ammalato arrichisce umanamente e vale ben più di tanti successi professionali ed economici.
Si definisce un oncologo di campagna, che privilegia il dialogo con i pazienti, cercando di sopravvivere al quotidiano e odiatissimo carico burocratico. Una fondamentale valvola di sfogo è stata la medicina dello sport, sempre in ambito calcistico e sempre con grande passione.
Senologia
Rita Nonnis, Chirurga Senologa, Resp. del Progetto di Chirurgia senologica Oncoplastica c/o l’U.O.C. di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, Specialista in Chirurgia Toracica, Master di II livello di Senologia, Membro del Comitato Tecnico-Scientifico Nazionale dell’Associazione aBRCAdaBRA.
Essere esperti di tumore al seno oggi non significa occuparsi solo di una malattia ma occorre conoscere tutto ciò che questo problema di salute della donna, e in misura minore anche dell’uomo, comporta sia a livello personale che familiare che sociale.
Ma significa anche promuovere gli stili di vita e di prevenzione, attuare i migliori percorsi di diagnosi e di cura secondo le linee guida nazionali e internazionali, studiare continuamente per aggiornarsi sulle nuove terapie ed eseguire le nuove tecniche chirurgiche di onco-plastica e ottenere la migliore ricostruzione, significa lavorare insieme ad altri specialisti in un team multidisciplinare nell’ambito di una Breast Unit.
Ma non bastano solo le competenze. Mai come per il tumore al seno si è avuta da parte delle donne la consapevolezza che occuparsi in prima persona di questo problema era oltremodo necessario per affrontarlo con consapevolezza e determinazione. Ed è solo instaurando con la donna una profonda relazione e conoscenza che si può realizzare insieme il miglior percorso di diagnosi e cura.
Psiconcologia
Dott.ssa Nadia Brusasca, responsabile del Centro di Psiconcologia, Presidio Ospedaliero Cesare Zonchello di Nuoro, Coordinatore Sipo Sardegna (Società Italiana di Psico Oncologia).
Dal 2009 cura la sezione e il servizio di Supporto Psicologico nei confronti di chi, pazienti e familiari, sono colpiti da una prova esistenziale sconvolgente come il cancro, prova che riguarda tutti gli aspetti della vita: il rapporto con il proprio corpo, il significato dato alla sofferenza e alla malattia, così come le relazioni familiari, sociali, professionali.
Il trattamento della paziente oncologica ha come obiettivo principale quello di migliorare la Qualità della Vita e di limitare il rischio di conseguenze psicopatologiche tali da condizionare la vita futura del malato. Il supporto psiconcologico aiuta ad accrescere l’autostima e a potenziare le difese immunitarie e quindi le possibilità di successo della terapia. La paziente è aiutata lungo il tutto il decorso della malattia e nei momenti particolarmente destabilizzanti, dalla diagnosi, alla proposta del tipo di terapie, ad una prognosi difficile. Durante l'iter terapeutico sono inoltre supportati tutti i componenti della famiglia coinvolti dall'evento stressante della malattia del familiare.
Dietista
Dott.ssa Emanuela Spiga Dietista, dietista.
Laureata in Dietistica presso l’Università di medicina e chirurgia degli studi "G. D’Annunzio" di Chieti.
Negli anni, attraverso la pratica ospedaliera, Master e corsi di perfezionamento teorico-pratici presso diverse università (medicina e chirurgia di Firenze, Roma e Siena) mi hanno permesso di acquisire le competenze nutrizionali in soggetti sani e patologici.
Con grande passione eseguo la libera professione da più di vent'anni, cercando di trasmettere a tutti i pazienti "l'arte del saper mangiare" la capacità di saper scegliere gli alimenti e personalizzare gli abbinamenti in base alla propria condizione fisica per prevenire e tutelare lo stato di salute
Nutrizionista
Dott.ssa Miriam Mura, biologa nutrizionista.
Si occupa da tempo di Alimentazione e Tumori, incentrando la sua specializzazione in Prevenzione e Trattamento nutrizionale del paziente oncologico.
Lo stile di vita che si conduce, l’alimentazione ricca di cibi raffinati, di conservanti, di zuccheri semplici, di carni manipolate e conservate e povera in contenuto di fibre possono rappresentare dei fattori eziologici per lo sviluppo, la progressione e la mortalità di alcuni tipi di tumore.
Senza dimenticare che sovrappeso e obesità aumentano il rischio di tumore.
E’ importante fare prevenzione affinchè il BMI non superi i valori del normopeso. Con una sana e corretta alimentazione, associata ad una adeguata attività fisica, si può abbassare la probabilità di incorrere nel rischio tumore e di prevenire la recidiva.
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