L'illuminato

L'illuminato

  • di Redazione
  • 27 Settembre 2021
  • Ascoltare, meditare e amare

L’amica Donatella Uda si racconta soffermandosi sul grande uomo che le ha salvato la vita e che la prende per mano nel suo percorso oncologico, il professor Antonio Macciò

"In una grande Anima tutto è grande" 
Sono passati esattamente tre anni da quando mi sono ritrovata all'interno della sala operatoria dell'ospedale Oncologico, distesa in un lettino dove il personale preparava tutto ciò che era necessario per il mio intervento inclusa l'ultima valutazione preoperatoria da parte dei professionisti sanitari. Ricordo l'orario in cui è avvenuto il mio ingresso, le 7:30, si sono aperte le porte e ho visto le luci, ricordo ogni domanda da parte dell'anestesista e ricordo che i miei occhi vagavano nel controllare ogni dettaglio, ogni minima cosa, ricordo persino che feci il gesto del pollice all'insù e che misi tutto nelle mani del buon Dio.
Mi svegliai e quando aprii gli occhi vidi tanta luce, sembrava l'illuminazione per una partita notturna in un grande stadio, non capivo dove mi trovassi e le dolcissime infermiere che si prendevano cura di me con tanta premura mi lavavano il viso, mi strofinavano i denti, cambiavano i quattro drenaggi che avevo nell'addome che somigliavano alle "bombe a mano.." così li chiamavo io . Il braccio destro sembrava un computer di bordo, avevo di tutto, compreso il fastidiosissimo sondino naso gastrico e le ventoline nel naso.
I miei occhi anche in quegli istanti vagavano alla ricerca di un indizio, cercai di leggere la scritta posteriore della divisa o del camice, ci riuscii: "Terapia intensiva".
Dopo diversi giorni mi ritrovai finalmente e nuovamente nell'accogliente camera da me tanto sospirata del reparto di ginecologia oncologica del 7° piano; non riuscivo a muovermi, non sapevo quanto fosse durato l'intervento e quando lo scoprii pensai unicamente e intensamente a "Lui", all'oncologo più GRANDE E MERAVIGLIOSO che potessi incontrare nel mio cammino in cui si presentò il mio cancro, un carcinoma ovarico gravissimo metastatico.
Iniziai a pensare e a meditare su come potesse un "UOMO" per più di 14 ore intervenire ed essere concentrato nel rimuovere quel cancro nel corpo della paziente per determinarne persino lo stadio, come quel grande UOMO, dopo due o tre équipe interscambiate, era l'unico che non si era spostato da quella sala.
Pensai così che solo un ILLUMINATO potesse fare tutto ciò e io da quel giorno chiamai proprio così il Professor Antonio Maccio...eh sì !!!
Chi è un illuminato? È colui che come persona si ritiene che abbia avuto il dono di una particolare e straordinaria illuminazione interiore d'ispirazione divina...
Io penso che ci sia ben altro e cioè che alcune persone siano state prescelte e che proprio il Divino operi attraverso loro.
Quando entrai la prima volta nel suo studio per il colloquio post intervento, notai con grande meraviglia diverse piante di orchidee, statue di Buddha e oggetti dell'arte orientale ma anche quadri con immagini sacre di Gesù e la Madonna, un' ambulatorio in cui ci si sentiva immersi in un mondo fortemente spirituale. E anche qui...gli occhi vagavano increduli e incuriositi nell'osservare ogni minimo particolare tra cui le Stone Balance, il viatico per la meditazione Zen, la ricerca per l'equilibrio tra gli oggetti permette alla mente di liberare il corpo dai pensieri...proprio come quando nei convegni a cui ho partecipato in cui ho visto sempre che tiene in mano la ghirlanda o collana chiamato "il mala", il rosario buddhista e lui è sempre concentrato nella meditazione e nella preghiera.
Quando un medico ti tiene per mano, ti da una carezza, ti parla non con distacco ma con affetto, è ciò che in quel momento la paziente ritiene più importante.
E comprendi che non hai solo avuto la fortuna di aver trovato uno tra i migliori e più grandi ginecologi, oncologi chirurghi, ma soprattutto la ricchezza di aver incontrato colui che, nonostante la malattia, provi in tutti i modi a donarti almeno un po' più di tempo e a farti vivere con dignità questo tempo che non sempre è un facile cammino.
Quando comprendo che la DIGNITÀ per lui sia un valore ed un sentimento che proviene dal considerare importante la propria onorabilità mi soffermo allora a meditare ancora una volta su "uomini" o "mezzi uomini" che disonorano la dignità della propria donna e quindi rifletto sulla pochezza della loro integrità morale, sulla mancanza di rispetto che devasta e annienta, perchè la dignità è sacrosanta.
La retta visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione fanno parte del Nobile Ottuplice Sentiero della dottrina Buddhista e penso che tantissime pazienti come me ritengano che Professor Macciò rispetti rettamente ognuna di queste e sappiamo bene che la malattia ci cambia. il cambiamento avviene dentro di noi e ciò che è fuori è solo un riflesso del dentro. Quello che cambia è il tuo modo di essere, il tuo punto di vista, la tua consapevolezza e il tuo livello di coscienza. Il termine deriva dal latino "conscientia" e indica la consapevolezza che la persona ha di sé. In etica è la capacità di distinguere il bene dal male per comportarsi di conseguenza. In filosofia acquista un valore teoretico in quegli autori che intendono la coscienza come interiorità e fanno del ritorno alla coscienza del raccoglimento in se stessi lo strumento privilegiato per cogliere verità fondamentali, altrimenti inaccessibili. In questi tre anni ciò che ho fatto maggiormente è stato meditare, cercare di comprendere ancor di più il prossimo e ringraziare. L'illuminazione è capire chi sei e l'unico modo per comprendere è il presente. Per capire chi sei non esistono mappe, molto spesso diamo più attenzione a quello che accade fuori piuttosto a quello che avviene dentro di noi. Quando cerchi e ascolti dentro, sei illuminato. La meta non è davanti a te, è dentro te.
"Vivi con quelli che possono renderti migliore e che tu puoi rendere migliori. C'è un vantaggio reciproco, perché gli uomini mentre insegnano, imparano.
Seneca".
Ringrazio Professor Macciò con immenso affetto, stima e profonda ammirazione per il suo grande animo nobile che ha energia e ricchezza interiore per dedicarsi alle persone preziose a lui care e alle sue pazienti e facendosi carico dei loro bisogni si spende e si prodiga per loro. 
Grazie al suo grande cuore generoso.